Dopo mesi di lavoro da parte del Nucleo FUSS e del partner tecnologico Truelite, nonostante il lockdown per il Covid-19, la versione 10 di FUSS, basata su Debian GNU/Linux 10 “buster”, è pronta come da programma per essere installata nelle scuole dai tecnici della Ripartizione Informatica della Provincia.
Il sistema operativo, sia per i server che per i PC assieme a tutti i pacchetti didattici (più di 250) per le scuole di ogni ordine e grado sono stati aggiornati alle ultime versioni per permettere a docenti ed alunni delle scuole in lingua italiana di lavorare a settembre con software aggiornato e sicuro.
Il vecchio server basato su Debian 8 “jessie” è andato in pensione il 30 giugno 2020, data ultima fissata dal progetto Debian per il supporto di questa versione del sistema. Al suo posto verrà installato Debian 10 il cui supporto durerà fino a giugno 2024, permettendo di ottemperare alle misure minime di sicurezza ICT emanate dall’Agenzia per l’Italia Digitale le quali prevedeno che il software nella Pubblica Amministrazione e pertanto nelle scuole vada mantenuto aggiornato per garantire agli utenti un elevato livello di sicurezza. Un mancato aggiornamento del software può lasciare aperte pericolose falle nel sistema mettendo a repentaglio la sicurezza dei dati di docenti e alunni.
L’investimento di 24.500 € + IVA da parte dell’Intendenza Scolastica Italiana servirà pertanto, in prima battuta, a 74 plessi scolastici, 1.900 insegnanti e 16.000 alunni a lavorare in sicurezza per tutto il prossimo anno scolastico 2020⁄2021.
Si tratta di un investimento che ha permesso e permette alla Provincia di Bolzano di creare valore pubblico in quanto a norma dell’articolo 69 del CAD ogni singola riga di codice creata dal progetto FUSS, ogni pagina dei manuali scritti per i tecnici, gli svilupppatori e gli utenti è resa pubblica attraverso il sito https://fuss.bz.it con una licenza aperta. Chiunque e dovunque può fruire dell’investimento fatto dalla Provincia di Bolzano in pieno spirito Public Money, Public Code, iniziativa della Free Software Foundation Europe alla quale anche il progetto FUSS ha aderito in quanto gli stessi principi sono sanciti in Italia dalla normativa nazionale per il digitale (CAD) che FUSS segue alla lettera.
Ciò ha permesso ad altri istituti sul territorio nazionale come il Liceo Toniolo di Bolzano, l’Istituto Professionale “E. Cornaro” per i Servizi di Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera di Jesolo, il Liceo Statale “Niccolò Rodolico” di Firenze, la Scuola di Musica in lingua italiana “Vivaldi” e persino la Cooperativa di servizi Infermieristici “CALL” di Merano di adottare FUSS e di aggiornarlo fruendo del valore pubblico creato dal progetto.
Non solo: durante tutto il periodo di emergenza e di didattica a distanza, l’associazione LUGBZ si è attivata con il progetto FUSS-PC recuperando più di 150 PC da enti, aziende e privati con l’aiuto dell’associazione ADA per la logistica, del Gruppo Digital Sustainability Südtirol-Alto Adige e degli Sportelli Open & Linux del territorio per l’installazione di FUSS 10.
FUSS 10 ha ampiamente superato i test. Ora il testimone passa ai colleghi tecnici della Ripartizione Informatica per portare questo valore pubblico nelle scuole del territorio, pronte ad affrontare in sicurezza il nuovo anno scolastico. Buon lavoro!