Si è concluso il 28 ottobre il tirocinio formativo (PCTO) di due studenti al Laboratorio FUSS di Sostenibilità Digitale presso l’Intendenza Scolastica Italiana. Daniel Dal Bosco e Matteo Azzolini Poggioli, iscritti al 5° anno presso l’IISS “G. Galilei” di Bolzano si sono dovuti confrontatare con una nuova proposta didattica di interesse per le scuole di ogni ordine e grado.
Daniel Dal Bosco e Matteo Azzolini Poggioli nel Laboratorio FUSS.
Daniel e Matteo hanno lavorato con Minetest, un applicativo/videogioco sandbox basato su voxel. Come descrivono nella guida da loro redatta, per impostazione predefinita, il gioco si svolge in prima persona, ma i giocatori possono scegliere la prospettiva in terza persona. Il mondo di gioco è composto da voxel: oggetti 3D, molti dei quali semplici cubi, comunemente chiamati “nodi” all’interno di una griglia regolare. Il concetto di “voxel” di Minetest è simile a quello dei blocchi da costruzione (come i blocchi LEGO). Nel mondo interattivo si possono usare i “blocchi” per costruire oggetti e attrezzi di uso quotidiano.
Schermata principale di Minetest. Fonte: Wikipedia
Si possono costruire case, fattorie, città, strumenti e molte altre cose incredibilmente creative a partire dai “blocchi” materiali. Ad esempio, il minerale metallico viene estratto, intagliato in lingotti, utilizzato per creare picconi o altri oggetti di strumenti diversi, che vengono poi utilizzati per costruire edifici o qualsiasi altra struttura che si possa immaginare. E a differenza dei costosi mattoncini LEGO, si può camminare intorno alle proprie creazioni e sperimentare il nuovo mondo che si è creato. Ad esempio, si possono costruire e utilizzare scale, si può incendiare la sabbia in blocchi di vetro e trasformarli in finestre attraverso le quali si può osservare il sorgere del sole quadrato nel mondo di Minetest dalla propria veranda.
Fonte: Wikipedia
Minetest è disponibile per GNU/Linux, FreeBSD, OpenBSD, DragonFly BSD, Windows, macOS ed Android. Il grande vantaggio di Minetest rispetto al noto Minecraft è quello di essere software libero, ciò significa che gli utenti hanno la libertà di eseguire, copiare, studiare, distribuire, migliorare e modificare il software. Oltre ad essere libero è anche gratuito, funziona bene su hardware datato, non dipende da nessuna multinazionale o entità commerciale (pertanto è indipendente) e non è vincolato da alcuna EULA (End User License Agreement) che ne limiti l’uso e pertanto la crescita.
Nella sua versione base il gioco non ha un obiettivo predefinito e lascia dunque molto spazio alla fantasia del giocatore nel creare quello che più desidera. Le mappe sono generate automaticamente dal software e vi sono più modalità di generazione di queste ultime permettendo all’utente di scegliere quella che più desidera durante la configurazione di un nuovo mondo.
I notevoli gradi di libertà offerti da Minetest lo rendono particolarmente adatto a diverse attività didattiche interdisciplinari, richiamate da diversi siti specializzati quali:
- Minetest for Education (https://www.minetest.net/education/)
- MinetestEDU (https://wiki.minetest.net/MinetestEDU/)
- Minetest Education Edition: https://github.com/edu-minetest/minetest
- Educational Mods: https://wiki.minetest.net/Mods:List_of_educational_mods
- Framinetest Edu: https://framinetest.org/it/
Minetest viene utilizzato in ambienti educativi per insegnare materie come la matematica, la programmazione e le scienze della terra. A titolo d’esempio seguono alcune esperienze:
- Nel 2017 in Francia, Minetest è stato utilizzato per insegnare il calcolo e la trigonometria.
- All’Università Federale di Santa Catarina in Brasile, Minetest è stato utilizzato per insegnare la programmazione in una variante chiamata MineScratch.
- Nel 2018, per il Laboratorio di Educazione e Apprendistato (EDA) dell’Università Paris Descartes, Minetest è stato utilizzato per insegnare le scienze della vita e della terra agli studenti del sesto anno che non hanno potuto osservare di persona alcuni fenomeni, ma hanno potuto sperimentarli nel mondo virtuale di Minetest.
Questo e molto altro potete trovare nell’ottima Guida a Minetest scritta da Matteo e Daniel a conclusione del loro lavoro.