Upgrade alla Scuola di Musica 'Vivaldi'

Estesa l’infrastruttura della scuola ed aggiornato il sistema su server e PC

a cura del prof. Fabio Michelini

Foto di un'aula didattica della scuola

Si può fare didattica a distanza con la musica? La Scuola di musica in lingua italiana “Antonio Vivaldi” ha risposto a questa domanda affidandosi al progetto FUSS. Nelle aule, accanto agli strumenti musicali, sono state installate e messe in rete le postazioni con a bordo il sistema operativo basato su Debian 10 “buster” e tutta la dotazione di software open-source necessaria a fare musica e a mettere in contatto i docenti con gli allievi.

La prima categoria di software utilizzati è costituita dalle applicazioni web che permettono di fare didattica in videoconferenza, come EduMeet, Jitsi Meet e BigBlueButton. Alcune di queste piattaforme sono ospitate da centri di ricerca e università e raccolte nel portale iorestoacasa.work. Accanto ai software per la didattica a distanza (DaD), vi sono quelli FOSS di supporto alla produzione e alla distribuzione di materiale multimediale, come ad esempio l’editor di partiture MuseScore 3 che rappresenta un’alternativa di livello ai software proprietari Finale e Sibelius.

La rete FUSS, già in uso nella scuola da diversi anni, è stata aggiornata e ampliata nella sede centrale di piazza Parrocchia 19, ma si prevede di estenderla anche alle numerose sedi secondarie che coprono tutta la regione, raggiungendo un’utenza complessiva di circa 90 docenti e 3600 allievi. L’esperienza con il il Nucleo FUSS della Provincia Autonoma di Bolzano è stata, per la competenza e per il sostegno avuto, assolutamente positiva.

La formazione necessaria ai docenti di musica per l’utilizzo delle postazioni è stata realizzata in parte in videoconferenza e le istruzioni per avviare la DaD sulle diverse piattaforme sono state propagate dagli stessi docenti, spesso con spirito volontaristico e peer to peer. Pur affezionati ai software specialistici della musica, i docenti si sono dimostrati più che disponibili a cambiare nella direzione dell’open-source una volta riconsiderate le tematiche della privacy, della sicurezza e della libertà di utilizzo. Per assecondare questo interesse, il Nucleo FUSS organizzerà una formazione di primo livello che aiuterà il personale, oltre che a praticare la DaD con sicurezza, a muoversi in un mondo digitale sempre più complesso, tutelando la privacy degli allievi.